La Storia
2022
Appuntamento social con la salute: Scegli a chi dare fiducia
La campagna ObesityDay 2022, giunta alla sua 22° edizione,ha come slogan “Appuntamento social con la salute: Scegli a chi dare fiducia” .
L’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione tramite i canali social sulle tematiche correlate all’obesità, dando una informazione sicura dal punto di vista scientifico.
Vi è molta disinformazione nei social media da parte di avventurieri o falsi e improvvisati professionisti.
La popolazione ha l’esigenza di ricevere notizie certe sulle problematiche della salute ed in particolare sull’obesità, come prevenirla e curarla.
Le nostre pagine socialFacebookedInstagramsaranno implementate settimanalmente con post finalizzati a fornire contenuti validati sull’obesità e le sue complicanze affinché la popolazione possa attingere a fonti di informazione corrette, accreditate ed aggiornate.
Per la giornata ObesityDay del 10 ottobre abbiamo un ricco programma di collegamenti in diretta sulla nostra pagina Facebook.
Unitevi alla diretta lunedì 10 ottobre p.v. dalle ore 10.00 alle ore 14.00 e lasciate un “mi piace” alla pagina FB, seguiteil nostro profilo IG e fate un post, o una storia, con la locandina, taggando le nostre pagine.
2021
Cambiare per vivere in salute
L’epidemia di Obesità nel Mondo impegna sempre più i Servizi Sanitari, per l’importante ricaduta economica, cui si aggiungono i costi sociali indiretti. Oltre la ridotta qualità e aspettativa di vita l’Obesita’ determina anche una limitazione dei diritti umani e sociali e la persistenza di uno stigma sociale e quel che peggio clinico. 21 anni fa quando per la prima volta l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica ADI istituì il 10 Ottobre l’ObesityDay, indicava all’opinione pubblica i Servizi di Dietetica e Nutrizione Clinica del SSN come presidi qualificati di diagnosi e terapia. Oggi, in tutta Italia, tranne qualche realtà privilegiata, i Servizi di Dietetica sono stati in buona parte depotenziati. Patologia multifattoriale, l’obesità necessita di un approccio terapeutico integrato ( e non parcellizzat) con una serie di competenze specialistiche che cooperano con un approccio globale terapeutico e non nell’ affrontare le singole complicanze dell’obesità . C’è bisogno di una complessa strategia di prevenzione che abbandoni per sempre il paradigma della responsabilità personale, e che coinvolga nel cambiamento ambienti e ritmi sociali obesiogeni. Città e periferie a misura d’uomo, strumenti di comunicazione al servizio dell’uomo e non padroni, il ritmo della luce e del riposo oltre le pressioni sociali. Anche quest’anno, il 10 Ottobre la Fondazione ADI con il coinvolgimento dei 130 Centri ObesityDay afferenti all’ADI ed attivi sul territorio Nazionale vuole:
- Sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dell’Obesità
- Aumentare la consapevolezza dell’impatto dello stigma sul peso e cosa si può fare per migliorare la qualità di vita delle persone
- Aiutare le persone a superare le barriere che sorgono a causa dello stigma, che può impedire loro di ottenere il trattamento medico ottimale di cui hanno bisogno
- Diffondere a pazienti e media i dati preliminari di una Survey su Crononutrizione, qualità del sonno e peso corporeo, attraverso un questionario che mira a capire l'impatto dell’alimentazione durante la giornata sul peso corporeo
2020
Non diamogliela vinta!
Le restrizioni imposte dal Covid-19 non fermano l’ObesityDay, la campagna nazionale di sensibilizzazione su obesità e sovrappeso promossa tutti gli anni il 10 ottobre dall’ADI, Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica e dalla sua Fondazione. “Non diamogliela vinta” è lo slogan scelto per questa 20esima edizione per via della pandemia si svolgerà sabato 10 ottobre – ore 15.00 in maniera virtuale con possibilità di partecipare iscrivendosi gratuitamente dal sito www.obesityday.org. Un webinar, della durata di circa un’ora, tenuto dagli esperti ADI e della Fondazione ADI e destinato alla popolazione, per sopperire all’impossibilità di avere un contatto diretto con i pazienti, così come avveniva durante i momenti di consulenza organizzati dai 130 centri ObesityDay presenti sul territorio nazionale. Nel corso della sessione oltre ad affrontare gli aspetti legati a questa patologia anche con le testimonianze dirette di pazienti, gli esperti si soffermeranno a commentare come le restrizioni imposte dal lockdown e dall’epidemia abbiano inciso sul loro stile di vita, attraverso la presentazione dei risultati di uno studio multicentrico non-profit condotto dalla Fondazione ADI su un campione di 1300 obesi in cura nei Centri ObesityDayafferenti all’ADI e operanti nel SSN presenti su tutto il territorio nazionale. Circa il 50% delle persone intervistate dichiara di avere avuto un aumento medio di 4 kg del peso corporeo, raggiungendo valori ancora più alti (+4%) in chi ha svolto la propria attività lavorativa in smartworking o si è ritrovato in cassa integrazione. Il 27% di essi ha dichiarato di aver ridotto il proprio peso, mentre per i restanti è rimasto invariato. Contemporaneamente nel 58% dei pazienti si è avuta anche una riduzione dell’attività motoria e nel 35% un aumento delle difficoltà emotive. “Il 66% dei pazienti obesi intervistati ha dichiarato di seguire regolarmente una dieta prima del lockdown, ma il 44% di essi l’ha abbandonata durante il blocco con una conseguente diminuzione dell’attività fisica, un maggiore senso di fame e il subentro di un difficile stato emotivo dovuto non tanto ai numeri dei contagi quanto al vissuto quotidiano e allo sconforto generale - commenta Antonio Caretto, presidente Fondazione ADI – Questi fattori sono stati riscontrati soprattutto sulle casalinghe, i disoccupati e persone con difficoltà economiche, mentre i dipendenti pubblici sembrano aver retto bene l’impatto emotivo. L’analisi di questo scenario dimostra quanto delicata sia la gestione di pazienti con questa patologia, che necessitano di essere seguiti con un controllo costante nel loro percorso, da strutture con equipe multidisciplinari. In un momento così complesso ci si è resi conto quanto strategie appropriate come il supporto remoto della telemedicina, o la terapia farmacologica, siano indispensabili per proseguire la cura e prevenire peggioramenti e complicanze”. “In un momento come questo non possiamo abbassare la guardia su una patologia come l’obesità, che oltre ad essere correlata con altre malattie metaboliche e cardiovascolari, è stato evidenziato correlarsi negativamente con l’infezione da Covid-19 e la prognosi - dichiara Giuseppe Malfi, presidente ADI - Ancora una volta, abbiamo visto, come a pagare il prezzo più alto siano proprio i pazienti con malattie croniche non trasmissibili (diabete, ipertensione arteriosa, obesità, malattie cardiovascolari) nei quali l’alimentazione rappresenta un fattore di rischio modificabile. Per questo è necessario insistere sulla prevenzione, implementare le strutture dedicate alla cura dell’obesità nel Servizio Sanitario Nazionale, consolidando il ruolo della Dietetica e della Nutrizione Clinica come elemento imprescindibile nella complicata gestione della sanità”.
2019
Peso e Benessere
L’Obesità è una malattia da affrontare in maniera integrata. In Italia è sovrappeso oltre 1 persona su 3 (36%, con preponderanza maschile: 45,5% rispetto al 26,8% nelle donne), obesa 1 su 10 (10%), diabetica più di 1 su 20 (5,5%) e oltre il 66,4% delle persone con diabete di tipo 2 è anche sovrappeso o obeso.
L’Obesità è una patologia epidemica e gli interventi di prevenzione, fino ad ora, si sono dimostrati inefficaci perché basati sul paradigma della responsabilità personale. In questa ottica il soggetto ingrassa perché non rispetta le regole. Al contrario gli esperti sono concordi sul fatto che l’Obesità è una condizione complessa che deriva dall’interazione di fattori genetici, psicologici e ambientali. In molti casi, purtroppo, la persona con Obesità è vittima di stigma sociale e mediatico che finisce per condizionare la propria qualità di vita.
L’Obesità va considerata una priorità nazionale a livello sanitario, politico, clinico, socialeconsiderando che è una malattia altamente disabilitante e necessita di un piano nazionale specifico.
Obesity Day, campagna di sensibilizzazione per la prevenzione dell’Obesità e del Sovrappeso e promossa con cadenza annuale dal 2001 da Fondazione ADI e IO-Net, culmina ogni anno con la giornata del 10 ottobre ed è collegata al WORLD OBESITY DAY.
Obesity Day vuole far conoscere la prevalenza, la gravità e lo stigma correlato all’Obesità con la finalità di:
• Aumentare la consapevolezza dell’impatto dello stigma sul peso e di cosa si può fare al riguardo, per migliorare la qualità di vita delle persone
• Aiutare le persone a superare le barriere che sorgono a causa dello stigma, che può impedire loro di ottenere il trattamento medico ottimale di cui hanno bisogno.
Il Manifesto dell’Italian Obesity Network, presentato nel 2018, ha identificato una roadmap sulla quale agire per migliorare la qualità di vita delle persone con Obesità.
Pertanto in occasione dell’edizione 2019, sarà presentata la Carta dei Diritti e dei Doveri della persona con Obesità, il documento, sottoscritto dalle principali società scientifiche nazionali che si occupano di Obesità e Nutrizione, intende tutelare e responsabilizzare la persona con Obesità.
L’articolo n. 32 della Costituzione Italiana, la Carta Europea dei Diritti del Malato, promossa da ACN-rete europea di Cittadinanzattiva, il Manifesto dell’Italian Obesity Network, la Milano Declaration sono parte integrante della Carta, che ha l’obiettivo di evidenziare che i diritti umani e sociali delle persone con Obesità sono gli stessi delle persone senza Obesità.
Tale dato deve essere considerato obiettivo primario delle azioni di governo a livello nazionale e regionale, che devono considerare l’Obesità come malattia.
In questa edizione, sarà presentata, inoltre, la Campagna IO VORREI CHE... un’iniziativa congiunta IO-Net, Open Italy (Obesity Policy Engagement Network) e Changing Obesity TM, il cui obiettivo è quello di coinvolgere e sensibilizzare le Istituzioni, gli stakeholders e le persone con Obesità sull’urgenza e la necessità di misure atte a ridurre l’impatto dell’Obesità nel nostro Paese.
2018
Alimentazione e Benessere
L’obesità è una malattia da affrontare in maniera integrata.
In Italia è sovrappeso oltre 1 persona su 3 (36%, con preponderanza maschile: 45,5% rispetto al 26,8% nelle donne), obesa 1 su 10 (10%), diabetica più di 1 su 20 (5,5%) e oltre il 66,4% delle persone con diabete di tipo 2 è anche sovrappeso o obeso.
La Campagna Obesity Day punta annualmente a far conoscere la prevalenza, la gravità e lo stigma correlato all’obesità. L’obesità è una patologia epidemica e gli interventi di prevenzione, fino ad ora, si sono dimostrati inefficaci perché basati sul paradigma della responsabilità personale. In questa ottica il soggetto ingrassa perché non rispetta le regole. Al contrario gli esperti sono concordi sul fatto che l’obesità è una condizione complessa che deriva dall’interazione di fattori genetici, psicologici e ambientali.
In molti casi, purtroppo, la persona con obesità è vittima di stigma sociale e mediatico che finisce per condizionare la propria qualità di vita.
L’Obesity Day vuole affrontare lo stigma sull’obesità per puntare a:
• Aumentare la consapevolezza dell’impatto dello stigma sul peso e di cosa si può fare al riguardo, per migliorare la qualità di vita delle persone
• Aumentare il coinvolgimento delle Istituzioni, dei medici, delle persone e dei media e incoraggiare l’impegno a considerare la gravità clinica che l’obesità rappresenta
• Aiutare le persone a superare le barriere che sorgono a causa dello stigma, che può impedire loro di ottenere il trattamento medico ottimale di cui hanno bisogno.
Il Manifesto proposto da IO-NET (Italian Obesity Network) e condiviso da ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica), Fondazione ADI, SIO (Società Italiana dell'Obesità), SIEDP (Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica), IBDO Foundation (Italian Barometer Diabetes Observatory), Fondazione per la Ricerca in Endocrinologia, Italian Wellness Alliance, Milano Obesity Declaration, SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie) e Amici Obesi (Associazione Nazionale Pazienti Obesi), intende identificare una roadmap sulla quale agire per migliorare la qualità di vita delle persone con obesità.
2017
Salute In Forma
L’UNESCO ha iscritto nel 2010 la Dieta Mediterranea nella Intangible Heritage Lists (IHL); dopo circa un anno si è avuta la pubblicazione della nuova piramide alimentare che in qualche modo ne è una conseguenza. Il concetto di dieta mediterranea ha subito una progressiva evoluzione, da un modello alimentare sano a un modello alimentare sostenibile, in cui la nutrizione, il cibo, le culture, le persone, l’ambiente e la sostenibilità interagiscono e si integrano.
Grazie alla risoluzione dell’UNESCO l’attenzione anche del mondo scientifico si è spostata dai singoli alimenti ai comportamenti, dalla dieta mediterranea alla mediterraneità. E’ innegabile che nell’area del Mediterraneo la ricerca di cibo, è stato il punto di partenza di un ineguagliabile percorso di intelligenza, creatività, gusto della bellezza e socialità.
Secondo la definizione della FAO, sono sostenibili i modelli alimentari che hanno un basso impatto ambientale e contribuiscono alla sicurezza alimentare e ad uno stile di vita sano per le generazioni attuali e future. Un’alimentazione sostenibile rispetta la biodiversità e gli ecosistemi, è culturalmente accettabile e accessibile, economicamente sostenibile, adeguata dal punto di vista nutrizionale e contribuisce ad ottimizzare le risorse naturali e umane.
Le problematiche della sostenibilità offrono una grande opportunità alla scienza della nutrizione per svolgere un ruolo più centrale nella analisi politica dei sistemi alimentari. L’Obesity day 2017 si pone come obiettivo quello di pubblicizzare l’identità e le diversità dei sistemi alimentari regionali. Recuperare e mantenere la biodiversità agraria e la diversità degli animali d’allevamento è fondamentale nel garantire la vita dell’essere umano sulla Terra. Anche se talvolta meno produttive molte varietà animali, ad esempio, hanno caratteristiche uniche, di cui le generazioni future potrebbero aver bisogno per affrontare sfide come il cambiamento climatico.
Recuperare e far conoscere gli stili alimentari regionali è una operazione culturale assolutamente necessaria che ci consente di allargare il concetto di Dieta Mediterranea a quello di Mediterraneità ovvero la via mediterranea per una alimentazione sana e sostenibile.
2016
Obesità: Camminare è salute
È opinione generale che l’Obesità abbia ormai i caratteri di una vera e propria epidemia mondiale, tanto da preoccupare non solo il mondo medico scientifico, ma anche i responsabili della salute pubblica. Sembrerebbe che i costi diretti per l’obesità in Italia siano pari a 22,8 miliardi di euro ogni anno e che il 64% di tale cifra venga speso per ospedalizzazione. Nonostante ciò, l’Obesità è una malattia cronica, sottovalutata fino a qualche anno fa ed ancora poco curata. L’opinione pubblica ed anche parte del mondo medico hanno una visione superficiale del problema. È ripetitivo ma necessario riaffermare che l’Obesità è una malattia e come tale necessita di interventi e di team formati e ben strutturati.
2015
Obesità: Camminiamo insieme
L'attività fisica è la parola d'ordine di questa quindicesima edizione che intende promuovere uno stile di vita attivo come elemento indispensabile per ottenere e mantenere un buono stato di salute e precisare che così come nell'alimentazione anche nel movimento esiste un rapporto dose-risposta per ottenere benefici.
2014
Obesità: Facciamo insieme il primo passo!
Si vuole esprime la volontà di non lasciare solo chi vuole provare a dimagrire e la necessità di un percorso condiviso che tenga conto delle diverse necessità individuali. In questa ottica, sarà ampiamente sottolineata e comunicata la necessità che la cultura sanitaria manageriale sposti la propria attenzione dalla preoccupazione per la gestione delle risorse a quella per i risultati di salute, da intendersi come linea-base su cui deve collocarsi l’organizzazione.
2013
Obesità: Rimbocchiamoci le maniche
L’Obesità è ormai una patologia epidemica e gli interventi di prevenzione, fino ad ora, si sono dimostrati inefficaci anche in Italia, perché basati sul paradigma della responsabilità personale. Questo concetto è stato espresso chiaramente da diversi autori. Il ruolo della responsabilità personale, che è centrale nel pensiero anglosassone e sta prendendo progressivamente piede nella nostra cultura, vede il successo come legato alla motivazione e al duro lavoro e l’insuccesso come un fallimento personale. In questa ottica, il soggetto ingrassa perché non rispetta le regole.
2012
Non divieti ma scelte consapevoli
Il motto dell’edizione 2012 ha posto l’attenzione sulla necessità di non stigmatizzare il paziente obeso.
2011
Obesità: diamogli il giusto peso
Il motto dell’edizione 2011 e le iniziative collegate hanno avuto il fine di puntualizzare che l’Obesità patologica è una vera malattia e che è sostanzialmente inutile, se non controproducente mettere all’indice una determinata categoria di prodotti alimentari. Non esistono, infatti, alimenti ‘buoni’ o ‘cattivi’ ma solamente diete equilibrate o non equilibrate. È bene quindi, rinunciare a facili allarmismi, spesso relativi a singoli ingredienti, alimenti o bevande, e riportare l’attenzione sui concetti di moderazione, equilibrio e attività fisica attraverso cui è possibile coniugare il piacere dell’alimentazione con le nostre esigenze di salute e forma fisica.
2010
Prendiamoci cura di te
È stato lo slogan che, con l’immediatezza ha cercato di colpire l’immaginario collettivo. Nelle ultime edizioni il numero dei centri si è stabilizzato intorno ai 170 con oltre 200 punti di contatto e almeno 20.000 contatti diretti.
2009
Ogni grande impresa inizia sempre con un primo passo
Lo slogan 2009 ha posto l’accento sulla necessità di compiere almeno un primo passo. Solo uno. Per dimagrire non basta un giorno. Ci vuole tempo. E ci vogliono anche buona volontà, convinzione e tenacia. Dimagrire è un’impresa, non piccola, è un sacrificio. Nel corso della conferenza stampa si è sottolineato che una “grande impresa” si raggiunge, non con la scorciatoia dei “miracoli”, ma percorrendo la giusta strada. Cominciando con un primo passo. Un potenziale pericolo si nasconde nei moderni mezzi di comunicazione come Internet. Basta cercare il termine “obesità” e si scopre che esistono raffiche di proposte che “garantiscono” la perdita di peso senza alcun sacrificio. Quasi che la dieta non richieda impegno e costanza. Chi chiede aiuto su Internet, cercando prodotti miracolosi, naviga spesso al buio e rinuncia al consiglio del proprio medico di fiducia.
2008
Non rimbalzare da una taglia all’altra. Fai Centro
È stato scelto questo messaggio perché molte persone, quasi la totalità, non sanno che uno dei segreti dello stare bene è il mantenimento del peso accettabile raggiunto con un corretto stile di vita. Sono ancora troppo pochi gli italiani con problemi di sovrappeso o obesità consapevoli dell'esistenza sul territorio delle Strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica alle quali rivolgersi per trovare un aiuto altamente specializzato. E sono ancora troppi gli italiani che per veder calare l’ago della bilancia, bussano alla porta di venditori di illusioni. La mission delle Strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica è quella di garantire ad ogni paziente un intervento adeguato, fornendo attività specialistiche, volte a prevenire e curare situazioni patologiche anche gravi per le quali sia stata dimostrata un’efficacia dell’intervento nutrizionale.
2007
Controlla il tuo peso risparmia Salute. Cerca il tuo Servizio di Dietetica
Lo slogan 2007 ha voluto sottolineare che, un peso mantenuto regolare è la soluzione giusta per la tua salute.
2006
Parliamo ancora di obesità e alimentazione
Nel 2006 con l'iniziativa si è cercato di ricordare che, nonostante tutto, non si riesce a far passare messaggi semplici sull’obesità. È stato istituito il Premio Oliviero Sculati, venuto a mancare quell'anno, con la finalità di ricordare un professionista che è stato tra i primi a ritenere fondamentale la conoscenza dei processi di comunicazione nella prevenzione e trattamento dell’Obesità. Sempre nel 2006 è stata lanciata l’idea di un nuovo modello di ipermercato sostenibile.
2005
Riscopri la tradizione e vivi meglio
L'obiettivo è stato quello della riscoperta delle ricette tradizionali della cucina italiana. Inoltre è stata lanciata un’iniziativa di riscoperte dei proverbi locali riguardanti l’alimentazione, che nei secoli hanno rappresentato un veicolo importante di educazione alla salute. Se pensiamo ad esempio ad alcuni notissimi detti, tipo: “il mattino ha l’oro in bocca”, “se vuoi star bene mangia poco e dormi bene” o ancora “chi beve troppo campa poco”, ci si è resi conto che la riscoperta della saggezza popolare può essere un veicolo importante di promozione della salute.
2004
Controlla il peso, controlla l’etichetta
L’obiettivo è stato quello di migliorare la consapevolezza di ciò che si mangia anche in chi è costretto, per diversi motivi, ad utilizzare prodotti già pronti. A tal fine, è stato predisposto un decalogo, o meglio dieci suggerimenti utili condivisi dagli esperti e distribuito gratuitamente. A questa edizione hanno partecipato oltre 150 centri e l’affluenza stimata è stata superiore alle 10.000 unità.
2003
Clicca il sito, vivi la città, mantieniti in forma
Il fine della campagna è stato quello di rendere disponibili per i cittadini percorsi facili per attività fisica consigliata disponibili nel sito web. L’iniziativa, dopo aver centrato l’obiettivo iniziale, che era quello di spostare l’attenzione dal sovrappeso visto come problema estetico all’obesità come problema di salute, si è posta, per mezzo del network traguardi più ambiziosi:
- Collegare i servizi di dietetica
- Dare attuazione pratica a studi e protocolli terapeutici comuni
- Contribuire ad una razionalizzazione degli interventi e delle risorse
- Contrastare la cattiva e superficiale informazione anche in ambito medico
2002
Controlla il tuo peso, vivi meglio
Per la seconda edizione il numero dei servizi coinvolti è salito a 119 con circa 140 punti di contatto. La giornata è stata analoga alla precedente edizione (sono stati consegnati oltre 8000 questionari di cui 4128 sono stati elaborati). L’indagine ha confermato la maggior attenzione del sesso femminile per il peso (il 65% è costituito da donne e solo il 35 % da uomini). La maggior parte del campione era costituito da persone con una istruzione medio elevata, 2/3 possedevano un diploma di scuola media superiore o universitario, nonostante ciò oltre il 22% di quanti avevano fatto una dieta, erano ricorsi al fai da te o a consigli non professionali. In considerazione di questa esperienza e dei consensi ricevuti, si era ritenuto opportuno creare un mezzo che consentisse a tale iniziativa di essere attiva tutto l’anno.
E’ stato così creato un sito internet dedicato, www.obesityday.org.
2001
Cerca il tuo Servizio di Dietetica
È stata prevista la presenza di un punto di informazione all’interno o all’ingresso delle strutture sanitarie in grado di canalizzare i visitatori ai servizi; questi ultimi si sono resi disponibili, gratuitamente per una prestazione graduata in relazione all’afflusso. Sono state fornite a tutti note informative e di indirizzo attraverso questionari divulgati su tutto il territorio nazionale. I centri disponevano di materiale, rappresentato da poster informativi, comunicati stampa, visual di accesso. Alla prima giornata hanno aderito 93 Servizi Dietetici con 110 punti di contatto dislocati su tutto il territorio nazionale.
Edizione 2024
Presentazione Obesity Day 2024
Iniziative Centri Obesity Day 2024
Rassegna Stampa Obesity Day 2024
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